INTRODUZIONE È capitato a molti di noi, da bambini: passeggiando in riva al mare, al tramonto, ci siamo domandati dove andasse a finire quel Sole che pareva sprofondare nelle acque; e forse abbiamo domandato a un adulto perché il cielo prima del crepuscolo si colorasse di arancione e di rosso, e perché invece fosse azzurro nel resto della giornata; con ogni probabilità abbiamo ricevuto risposte evasive. Quindi abbiamo raccolto una grossa conchiglia, e quello stesso adulto ci ha suggerito di accostarla all’orecchio per sentire «il rumore del mare», ma la curiosità di sapere come fosse entrato il rumore del mare nella conchiglia si è infranta contro un’altra risposta evasiva. Poi siamo cresciuti e abbiamo imparato che il Sole non sprofonda nel mare ma è la Terra a girare su sé stessa. Con un po’ di pazienza abbiamo anche imparato che fra i colori della luce visibile l’azzurro, di piccola lunghezza d’onda, viene diffuso più degli altri dall’atmosfera terrestre, e noi vediamo questa luce diffusa; invece al tramonto i raggi obliqui del Sole devono percorrere un tragitto più lungo nell’atmosfera, e allora divengono visibili i colori di lunghezza d’onda maggiore, il rosso e l’arancione, che più facilmente degli altri penetrano attraverso il pulviscolo atmosferico. Se poi la nostra curiosità è insaziabile, possiamo anche scoprire che «il rumore del mare» è in realtà l’afflusso regolare del sangue nella nostra arteria carotide (che passa dietro l’orecchio), amplificato dalla cassa di risonanza costituita dalla conchiglia. Molto meno romantico, certo. Ma forse la soddisfazione di sapere spiegare queste cose è un guadagno superiore alla perdita del mistero. Per tutta la storia dell’umanità siamo stati avvolti nel mistero. Anche cose oggi banali, che noi studiamo alle scuole elementari (la Terra che gira attorno al Sole, il ciclo dell’acqua che ci spiega perché piove), erano dei misteri per i nostri progenitori, fino a pochi secoli fa. E il mondo dei nostri antenati, fino a tempi recentissimi, era popolato di esseri fantastici (streghe, vampiri, lupi mannari) ed era contrassegnato da magie, riti scaramantici, apparizioni e miracoli di ogni genere. Ma questo mondo di misteri non è del tutto scomparso e fa ancora parte del modo di pensare religioso. Anche chi non condivide alcuna fede religiosa è spesso disposto a concedere a molti fenomeni quanto meno il beneficio del dubbio, perché non è in grado di fornirne una spiegazione non soprannaturale. D’altronde non poche persone vogliono farci credere che il mondo sia davvero colmo di misteri. Tanto per citare un esempio, secondo alcuni le piramidi, in particolare quelle egizie, nasconderebbero segreti incomprensibili o addirittura sarebbero indizio dell’arrivo sul nostro pianeta di extraterrestri, i quali avrebbero insegnato agli antichi come costruire questi edifici. E il fatto che si trovino piramidi in zone del mondo distanti fra loro (Egitto, Mesopotamia, Messico, Perù, Cina) sarebbe ulteriore indizio dell’intervento di esseri soprannaturali o provenienti dallo spazio, quando non dell’esistenza del famoso ma immaginario continente sommerso di Atlantide; senza contare che dalle misure e dal preciso orientamento nord-sud ed est-ovest della piramide di Cheope a Giza vi è chi è riuscito a calcolare il peso degli atomi, la durata della gravidanza nella donna e in vari animali e perfino la data del crollo della Borsa di New York. In realtà noi delle piramidi sappiamo praticamente tutto: quando sono state costruite, da chi, come e perché. Per esempio, l’orientamento della piramide di Cheope è dovuto all’allineamento con la costellazione di Orione, in cui gli egizi vedevano il dio Osiride, e con la stella Sirio, associata alla dea Iside e alle piene del Nilo. E se si trovano piramidi in varie zone del pianeta è semplicemente per il fatto che, quando si vuole costruire un edificio di grande altezza senza disporre di acciaio e cemento armato, l’unica struttura possibile è quella piramidale, come imparavano una volta tutti i bambini giocando con i cubetti da costruzione: se si dispongono i cubi uno sopra l’altro a formare una torre, ben presto la costruzione cade; se invece si forma una piramide, la costruzione è stabile. Misteri, però, ce ne sono davvero, se per misteri intendiamo cose che non sappiamo spiegare. Vanno da osservazioni piuttosto banali (perché i gatti fanno le fusa?) a grandi interrogativi (perché l’universo è comprensibile attraverso il linguaggio matematico?). Spesso quando parliamo di misteri abbiamo però in mente varie sfaccettature del modo di pensare religioso. Tuttavia molte manifestazioni del sacro non sono affatto misteriose, anzi si possono spiegare senza ricorrere ad alcunché di trascendente; e lo stesso vale per le credenze di tipo paranormale. Questo libro si propone allora di esaminare alcuni aspetti del mondo magico o soprannaturale per vederli alla luce della ragione. Nel mondo moderno, un mondo artificiale che ci siamo costruiti noi sfruttando il pensiero razionale e in particolare le massime espressioni di tale pensiero, cioè la scienza e la tecnica, noi dovremmo applicare costantemente il pensiero razionale; invece molto spesso questo non avviene, e hanno il sopravvento l’emotività e l’irrazionalità. Accettare, per molti fenomeni, una spiegazione di tipo irrazionale, paranormale o soprannaturale significa però rifiutarsi di pensare, prendere una scorciatoia ed evitare così di impegnarsi troppo, insomma accettare la prima spiegazione che viene proposta, senza approfondire l’indagine. Le pagine che seguono si rivolgono invece a chi non si accontenta dei misteri e vuole trovare una spiegazione razionale di quello che accade, rifiutando dunque le interpretazioni di carattere religioso o paranormale. Allora si getterà uno sguardo scettico su credenze astrologiche, superstizioni, magie, miracoli, apparizioni, reliquie e fenomeni vari, più o meno misteriosi. Saranno soltanto spiegazioni brevi e sintetiche, ma forse daranno un’idea di come affrontare questi argomenti, che poi si potranno approfondire in testi più specifici, alcuni dei quali sono indicati nella Bibliografia di questo volume. Verso la fine del libro ci si concentrerà maggiormente sulle religioni e in particolare sul Cristianesimo, che è tuttora la religione più diffusa in Italia e nel mondo. Sulla scorta di studi che vanno avanti ormai da un paio di secoli e che hanno analizzato la Bibbia dal punto di vista storico-critico, vengono esposte brevemente le discrepanze tra le affermazioni di vari aspetti del Cristianesimo giunto fino a noi e la realtà della nascita di questa religione nella Palestina del I secolo. Vedremo come il messaggio di Gesù fosse piuttosto diverso da quello tramandato nei secoli successivi e come sia impossibile ricostruire un testo originale dei Vangeli. Il volume intende perciò fornire, in maniera discorsiva e non accademica, alcuni spunti di riflessione per chi desideri farsi un’idea su un’interpretazione di tipo scettico di varie credenze religiose o paranormali. Il titolo di questo libro richiede una spiegazione. Credo quia absurdum è una frase di autore ignoto che dovrebbe compendiare il pensiero di alcuni antichi filosofi cristiani, i cosiddetti Padri della Chiesa, i quali tentarono di analizzare la nuova religione secondo la tradizione razionalistica greco-romana. Rendendosi conto del fatto che la religione (come sappiamo oggi) si basa sul pensiero emotivo o intuitivo e non su quello logico-razionale, affermarono la diversità e la superiorità della fede rispetto alla ragione. Secondo Sant’Agostino (354-430), per esempio, la vera fede consente di credere senza bisogno di capire. Ma l’autore che più si avvicina al concetto di «credo perché è assurdo» è Tertulliano (160-220 circa), il quale, riferendosi alla risurrezione di Gesù, dice: «Certum est quia impossibile est», è una cosa certa proprio perché soprannaturale e quindi impossibile da spiegare tramite la ragione. Una tale certezza dovuta all’impossibilità non poteva apparire molto convincente, ma erano spesso disponibili eventi, fenomeni e oggetti avvolti nel mistero e adatti a fornire qualche «prova» del soprannaturale: apparizioni, miracoli, reliquie servivano a questo scopo, grazie a un ragionamento che, forse un po’ ironicamente, si chiama «per assurdo»: non trovando una spiegazione razionale di tali fenomeni, automaticamente si attribuiva loro un’origine soprannaturale. Questo libro cercherà allora di spiegare come questi fenomeni (e molti altri) abbiano invece una spiegazione razionale, e sia pertanto absurdum crederci, ma non vi è qui lo scopo di «convertire» nessuno. I sistemi di credenze, religiosi o di altro genere, comportano un modo di pensare che accompagna la vita della persona e ne colora le esperienze. Abbandonare tali convinzioni significherebbe pertanto dare un’interpretazione diversa a vari aspetti della propria vita. Non è impossibile, ma chi ha trascorso decenni a pensare in un certo modo avrà molta difficoltà a mutare opinione. Perciò il libro non pretende di far cambiare idea a credenti, astrologi, adepti del paranormale, ufologi e superstiziosi. Offre invece un modo diverso di esaminare varie credenze, suggerendo spiegazioni che potranno risultare utili a chi preferisce osservare il mondo con atteggiamento razionale, curiosità e desiderio di sapere. |
ABSURDUM
Uno sguardo scettico su credenze e religioni Youcanprint 2017 Perché un ombrello aperto in casa porta male? Quanti colori ha l’arcobaleno? Qual è l’origine di streghe, vampiri, lupi mannari? Come si spiegano – da un punto di vista non religioso – miracoli, apparizioni, reliquie? Che cosa c’è di vero nei Vangeli? Astrologia, magia, superstizioni, Ufo, paranormale, convinzioni religiose: per chi vuole credere in qualcosa, c’è soltanto l’imbarazzo della scelta. Chi però non condivide l’entusiasmo per l’esoterismo o il soprannaturale può trovare spiegazioni razionali per i fenomeni su cui si fondano tali credenze. Il libro intende perciò fornire alcuni spunti di riflessione per una visione scettica del mondo. Se l’irrazionalità non è eliminabile dal modo di pensare umano, è tuttavia possibile tenerla a freno e sforzarsi di applicare invece il pensiero razionale. È un impegno che costa fatica, ma dobbiamo tenere presente che noi non possiamo adattarci per via biologica al mondo in rapido cambiamento in cui viviamo; dobbiamo adattarci per via culturale, e questo implica un superamento del pensiero magico, che ci portiamo dietro fin dalla preistoria, e probabilmente anche un superamento del pensiero religioso, che ha avuto una sua validità nel passato ma oggi è fonte di divisione e costituisce più spesso un problema che una soluzione. Il volume passa in rassegna una serie di credenze (dai mondi della magia, dell’occulto, della religione e altro ancora) offrendo argomentazioni a chi intenda controbattere le affermazioni principali dei sostenitori di tali credenze. Sommario INTRODUZIONE 1 – GLI ASTRI E IL FUTURO L’osservazione del cielo; Astrologia; L’irrazionale nel mondo moderno; Prevedere il futuro; Nostradamus; L’astrologia oggi 2 – MAGIA E SUPERSTIZIONE Stregoneria; La caccia alle streghe; Vampiri, lupi mannari, zombie; Superstizioni 3 – FENOMENI Paranormale; Extraterrestri; Incontri ravvicinati; Miracoli e guarigioni; Lourdes 4 – SOGNI E VISIONI Allucinazioni e illusioni; Estasi e stimmate; Apparizioni; I segreti di Fatima; Madonne che piangono 5 – RELIQUIE Apostoli; I Magi; La Vera Croce; La Sindone; Il sangue di San Gennaro 6 – RELIGIONI Etica e identità ; Religioni universali; La società industriale; Etica senza religione; Testi sacri; Apocalittica 7 – VANGELI Il Gesù storico ; Il testo dei Vangeli; I miracoli; La nascita di Gesù; La risurrezione e la salvezza CONCLUSIONE BIBLIOGRAFIA INDICE ANALITICO |
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La copertina (di Roberto Saccavini, con foto di Emmanuele Baldassarre): le credenze sono nuvole che impediscono di vedere la realtà; ma in fondo c’è sempre la luce della ragione. |
Puoi trovare il libro su www.youcanprint.it o su www.ibs.it oppure ordinarlo in libreria. A Udine è disponibile alla libreria Ubik (piazza Marconi 5/via Mercatovecchio) |