LOURDES
Parlando di guarigioni, un discorso a parte si merita Lourdes. L’apparizione di Lourdes risale al 1858, quando la quattordicenne Bernadette Soubirous in 18 occasioni vide la Madonna (di altre apparizioni mariane si parla nell’articolo Apparizioni). Nel corso di una di tali visioni Bernadette ricevette l’invito a scavare nel terreno per reperire una sorgente d’acqua miracolosa, ancora oggi venerata come fonte di guarigione dalle malattie. Come è accennato nell’articolo Paranormale in relazione ai rabdomanti, non è difficile trovare l’acqua se si scava nel terreno, tanto più nei pressi di un fiume come nel caso di Lourdes. Quanto alle proprietà curative, la stessa Bernadette non sembrò trarre giovamento da quell’acqua, poiché fu sempre di salute cagionevole e morì all’età di 35 anni.
Guarigioni miracolose — Tuttavia le guarigioni attribuite all’acqua di Lourdes incominciarono subito: già nel 1858 vi furono sette casi di persone guarite in maniera «inspiegabile» e «miracolosa» (così riconosciuta dalla Chiesa cattolica) dopo un’immersione nella fonte. Oltre a queste, vi furono molte altre guarigioni, che però non furono considerate miracolose dalle autorità ecclesiastiche. Va osservato infatti che dal 1858 a oggi ci sono state a Lourdes numerosissime guarigioni, però quelle riconosciute come «miracolose» dalla Chiesa cattolica sono soltanto 67. Nel 1883 fu istituita una speciale commissione medica, chiamata Bureau des Constatations Médicales, con l’incarico di esaminare i pazienti guariti a Lourdes e di segnalare alle autorità ecclesiastiche i casi ritenuti inspiegabili dalla scienza medica. Questa commissione, composta esclusivamente da medici cattolici, da allora ha esaminato circa 7 mila casi. Al Bureau fu affiancato nel 1947 un Comitato medico nazionale (con sede a Parigi), dal 1954 diventato internazionale.
Procedura — In sintesi la procedura è la seguente: il Bureau di Lourdes esamina i casi di guarigione, archivia quelli in cui il ristabilimento della salute non è comprovato o è soltanto provvisorio oppure è facilmente spiegabile senza ricorrere ai miracoli; trasmette al Comitato di Parigi i casi in cui la guarigione è accertata; il Comitato li esamina e, se li ritiene inspiegabili, li presenta alle autorità ecclesiastiche, le quali poi decidono se definirle miracolose o no. Per citare qualche cifra, dal 1947 al 1954 il Bureau di Lourdes esaminò 436 casi di guarigione; il Comitato di Parigi condusse inchieste soltanto su 28 casi, accettandone 10; di questi, 6 furono in seguito dichiarati miracolosi dalla Chiesa. Più di recente, dato che negli ultimi decenni la medicina ha compiuto passi da gigante e molte cose prima inspiegabili sono divenute comprensibili, i miracoli ufficialmente riconosciuti si sono diradati: soltanto cinque dal 1966 a tutto il 2009.
Cento milioni — Si calcola che dal 1858 abbiano visitato Lourdes non meno di cento milioni di persone; dagli anni Ottanta del XX secolo l’affluenza annua è di quasi tre milioni di visitatori, fra cui circa 50 mila ammalati. I 67 miracoli riconosciuti riguardano le malattie più varie, fra cui alcune per le quali non ci si aspetterebbe l’esigenza di un intervento soprannaturale: per esempio, c’è chi è guarito miracolosamente dalla bronchite, chi dall’oftalmia (infiammazione dell’occhio), chi dalle varici, chi dalla dispepsia; ci sono però anche guarigioni da infermità più gravi, come tubercolosi, tumori, paralisi e altro. Le più numerose riguardano varie manifestazioni della tubercolosi, molto diffusa nel XIX secolo e nella prima metà del XX, e relative complicazioni (come la peritonite); ben rappresentate sono pure diverse malattie «nervose», ma spesso le guarigioni riguardano anche fistole con suppurazione.
Spiegazione — Quale spiegazione può dare un non credente alle guarigioni di Lourdes e ad altre simili? Naturalmente non vi è una spiegazione unica per tutti gli episodi. Di certo vi sono molti casi di malattie psicosomatiche, nel passato spesso definite di origine «nervosa», che possono essere influenzate dallo stato d’animo del paziente e dall’autosuggestione; ma tale influsso è in grado di agire favorevolmente, facilitando o accelerando la guarigione, in molte malattie. In simili casi, come si è detto nell’articolo Guarigioni, se uno si convince di guarire va a finire che guarisce davvero. Di questo parere era anche lo psicologo britannico Donald West, che nel 1957 condusse uno studio su undici guarigioni «miracolose» di Lourdes e notò che tutte potevano essere ricondotte a un effetto psicosomatico. Nessuno degli undici casi, secondo West, dal punto di vista medico poteva essere considerato inspiegabile, tanto meno miracoloso. In certe situazioni la guarigione può essere dovuta a «choc carismatico», cioè a una serie di reazioni dell’organismo che, tramite la liberazione massiccia di sostanze prodotte dal cervello (interleuchina, interferone, immunoglobuline), conducono a una guarigione rapida o immediata, in conseguenza della forte aspettativa di un evento miracoloso alla presenza di una persona carismatica (Padre Pio, Madre Teresa di Calcutta) o di una percepita entità divina (come a Lourdes). In sostanza, l’aspettativa di un miracolo metterebbe in moto varie reazioni che nell’organismo avverrebbero comunque e condurrebbero alla guarigione, ma in maniera molto più lenta.
Remissioni spontanee — Bisogna inoltre considerare le cosiddette remissioni spontanee, guarigioni non influenzate da interventi terapeutici o chirurgici, di cui ancora non si conosce la causa, anche se sono ben note in ambiente medico. In rari casi infatti una persona ammalata, anche di malattie gravi come il cancro, può guarire da sola, in maniera rapida e senza terapie di alcun genere. Va osservato che tali remissioni spontanee non riguardano soltanto le persone che nutrono forti sentimenti religiosi, tanto meno soltanto coloro che si recano a Lourdes, ma hanno frequenza uguale in tutta la popolazione, fra credenti di tutte le religioni e fra non credenti allo stesso modo. Per limitarci ai casi di cancro, si calcola che le remissioni spontanee vadano da uno su diecimila a uno su centomila, a seconda del tipo di tumore e dell’organo colpito. Pertanto in Italia, con 250 mila casi di cancro ogni anno, dovrebbero esserci annualmente da 2 o 3 fino a 25 casi di remissione spontanea. Negli Stati Uniti fu condotta negli anni Ottanta una ricerca sui malati terminali di cancro, rilevando nella sola zona di San Francisco, in California, circa 100 pazienti ancora in vita oltre dieci anni dopo essere stati dati per spacciati. In totale, il responsabile della ricerca, Brendan O’Regan, individuò oltre 1500 casi di remissione spontanea. Invece a Lourdes le guarigioni che riguardano il cancro (comprese alcune non considerate miracolose) sono una decina in 150 anni. In conclusione, dal punto di vista puramente statistico, è più probabile guarire dal cancro standosene a casa che andando a Lourdes.
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