MIRACOLI
Tutti noi siamo capaci di operare miracoli. Ovviamente per farlo dobbiamo essere convincenti, e il modo migliore per essere convincenti è essere convinti. Se ci convinciamo di avere doti soprannaturali, di poter chiamare in aiuto qualche divinità o entità spirituale e incanalare energie divine verso qualche prodigio, ecco che questo avviene realmente, se non sempre almeno in qualche occasione; e quando non funziona, si può sempre dire che la divinità è in collera o che la presenza di «miscredenti» o «scettici» blocca il flusso di energia.
Con o senza trucchi — Per operare miracoli è utile conoscere alcuni trucchi o giochi di prestigio oppure farsi aiutare da qualche complice. Ma si può avere successo anche senza trucchi. Se per esempio siamo convinti, e convinciamo gli altri, della nostra capacità di guarire gli ammalati e riuniamo in una sala qualche centinaio di infermi, qualcuno che guarisce all’istante verrà fuori di sicuro. Il più delle volte sarà una guarigione soltanto apparente o temporanea, dovuta all’autosuggestione, ma l’episodio sarà utilissimo per la nostra fama di guaritori.
Votarsi a un santo — Altrettanto facile è essere beneficiati da un miracolo. Quando ci si aspetta un evento importante per la propria vita, ci si può rivolgere a qualche entità in grado di compiere miracoli: una divinità, un santo, una persona carismatica a cui si attribuiscano capacità straordinarie. Non è necessario che l’entità sia nota a tutti o riconosciuta per tali capacità miracolose; volendo, ci si può anche inventare il «santo» a cui votarsi: Napoleone, tanto per fare un esempio, o la propria bisnonna. Se si è davvero convinti della protezione e dell’aiuto che può derivare da tale entità, senza dubbio si troveranno occasioni in cui il miracolo avviene realmente, risolvendo qualche situazione avversa, per esempio problemi di salute o ristrettezze finanziarie o sofferenze d’amore. Qualunque sia la fonte dell’aiuto, ogni tanto funziona davvero. Va sottolineato che il metodo funziona ogni tanto, non certo sempre. Poi è sufficiente applicare la solita selezione dei risultati, ossia tenere conto solamente dei successi e non dei fallimenti, e mettere in rilievo quelle poche volte o quell’unica volta in cui l’intervento soprannaturale c’è stato, trascurando tutte le altre volte in cui l’invocazione al «santo» di turno non ha avuto effetto, e il gioco è fatto. Il campo in cui più spesso emerge il concetto di miracolo è quello delle guarigioni miracolose. Si veda l’articolo Guarigioni.
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