Roberto Sorgo                                                                                                                     Pagina iniziale > Chi sono

LA FAMIGLIA SORGO

A RAGUSA (DUBROVNIK)

 

 

La famiglia Sorgo è originaria di Ragusa (in croato Dùbrovnik), all’estremo sud della Dalmazia oggi croata. I Sorgo (in versione croata Sorkocevi,) erano una delle principali famiglie patrizie della città e a quanto pare devono il nome al fatto di avere importato a Ragusa, in tempo di carestia, derrate alimentari fra cui l’omonimo cereale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fondata nel VII secolo, Ragusa, la «quinta repubblica marinara» italiana, godette a lungo di una sostanziale indipendenza, pur dovendo riconoscere l’autorità di vari dominatori: Venezia, il Regno d’Ungheria, l’Impero Ottomano.

In seguito alle epidemie di peste del XIV secolo, Ragusa svolse un suo ruolo nell’istituzione della quarantena (si veda l’articolo Quarantena). Un episodio poco noto riguardante Ragusa risale al 1416: la Repubblica abolisce il commercio degli schiavi, primo Stato al mondo ad adottare questo provvedimento, con quattro secoli di anticipo sugli altri e addirittura prima della scoperta dell’America.

 

La Repubblica di Ragusa conclude la sua storia all’inizio del XIX secolo, con le guerre napoleoniche, passando in seguito nei domini dell’Impero austro-ungarico. A quel punto molti esponenti del patriziato lasciano la città trasferendosi in Italia o altrove. Un ramo della famiglia Sorgo finisce in Istria, nella cittadina di Pòrtole (in croato Oprtalj), nell’interno della penisola. I miei nonni paterni erano originari della zona attorno a Buje, pure nell’interno dell’Istria, ma poi si erano trasferiti a Fiume (Rijeka), dove sono nati mio padre e mio zio. Al termine della seconda guerra mondiale, quando il trattato di pace del 1947 ha decretato il passaggio di quei territori alla Jugoslavia, la famiglia si è trasferita a Trieste.

 

 

Ø Torna alla Pagina iniziale

Ragusa-Dubrovnik

La città vecchia di Ragusa (Dubrovnik)

 

Foto di Marco Vertovec

dalla guida Dalmazia meridionale

Odòs Libreria Editrice, Udine

 www.odos.it

Stemma famiglia Sorgo

Lo stemma della famiglia Sorgo

 

 

da it.wikipedia.org

CHI SONO

 

 

Sono nato a Trieste nel gennaio del 1960. Nei miei primi quattro anni di vita ho abitato in Piemonte e nelle Marche, poi ho trascorso 9 anni a Padova, dopo di che, nel 1973, mi sono trasferito a Udine, e sono ancora qui.

Ho frequentato la Scuola superiore di lingue moderne per interpreti e traduttori dell’Università di Trieste; mi mancava la tesi per laurearmi, ma poi ho incominciato a lavorare e la tesi è rimasta lì.

 

Da allora (fine 1984) faccio il traduttore, prima gestendo uno studio di traduzioni, poi lavorando a casa e occupandomi prevalentemente di traduzione di libri (inglese, tedesco, spagnolo, francese), ma anche di traduzioni tecniche. Nel corso degli anni ho tradotto testi, perlopiù documenti o lettere commerciali, da 25 lingue. Questo non significa che io conosca tutte queste lingue; poiché dopo un po’ le lingue si assomigliano tutte, con un dizionario adeguato e un po’ di inventiva si può tradurre anche da una lingua di cui si sa poco o niente. D’altronde, di tradurre da lingue che si conoscono sono capaci tutti. E poi ognuno si diverte come gli pare.

 

Nella seconda metà degli anni Ottanta ho avuto una parentesi giornalistica, lavorando al Messaggero Veneto, quotidiano di Udine, prima come correttore di bozze e poi in redazione. Dopo breve tempo, però, completato il praticantato e diventato giornalista professionista, me ne sono andato, più che altro perché ci stavo rimettendo la salute, oltre che la vita sociale, per cui ho pensato: io sono sì disposto a lavorare per vivere, ma non a vivere per lavorare.

 

 

 

 

 

 

 

Come si vede, per me l’importante non è tanto fare le cose quanto smettere di farle. Così ho ricominciato a dedicarmi alle traduzioni a tempo pieno, traducendo fra l’altro più di un centinaio di libri da inglese, tedesco, spagnolo, francese. Come noto, fare il traduttore è un po’ come fare il giornalista: non è granché, ma è sempre meglio che lavorare.

Qui sono nel mio appartamento da scapolo di ritorno, dove abbondano dizionari e libri, che contribuiscono a lavoro, studio e svago, spesso senza limiti ben definiti fra queste tre attività.

Dal 1995 al 2002 mi sono divertito a organizzare corsi di lingue al Dopolavoro ferroviario di Udine, dove già da anni mi divertivo ancora di più giocando a scacchi. Per 14 anni, dal 1987 al 2001, sono anche stato dirigente regionale della Federazione Scacchistica Italiana, col ruolo di direttore tecnico.

Oltre ai corsi di lingue, gestiti tramite l’associazione culturale Parnasos, ho organizzato altri corsi culturali. A un certo punto ho coinvolto l’amico Albert Abou Abdallah (si veda la pagina Albert), che già affascinava gli allievi nei suoi apprezzati corsi di lingua e cultura araba, e abbiamo tenuto insieme due corsi di storia delle religioni. Albert era un grande conoscitore dell’Islam e in generale del Medio Oriente, così ha trattato anche Cristianesimo ed Ebraismo e le religioni di Egitto e Mesopotamia. Il mio contributo si è incentrato sulle religioni orientali (Buddhismo, Taoismo, Induismo), che avevo studiato anche per tradurre vari libri su tali argomenti. Sono così venuti fuori due corsi molto divertenti (almeno per noi) e dai testi preparati per le lezioni è nato il libro Religioni ieri e oggi (si veda la pagina Religioni).

Così ho cominciato a scrivere, e non ho ancora smesso. Diversi miei elaborati sono su questo sito. Buon divertimento.